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Gravina: “Se mi ricandido? Prenderò una decisione nell’interesse del calcio italiano”

Gravina
"Bisogna stare attenti a non cavalcare troppo alcune modalità di riferimento che non sono in sintonia con le diverse dimensioni del calcio italiano", ha detto Gravina sull'emendamento Mulé
Matteo Pifferi Redattore 

"Sulla mia candidatura deciderò più avanti, ho letto anche io di alcune rassicurazioni che avrei dato in merito. Ma le potrò dare quando esiste una mia decisione in un senso o nell'altro". Lo ha detto il presidente della Figc, Gabriele Gravina, nella conferenza stampa post consiglio federale sulla sua possibile candidatura in vista delle elezioni federali del prossimo 4 novembre.

Gravina: “Se mi ricandido? Prenderò una decisione nell’interesse del calcio italiano”- immagine 2

"Non c'è la necessità di intraprendere un percorso con accelerazioni che non farebbero bene al movimento calcistico - ha concluso -. Io voglio bene al calcio, qualunque decisione prenderò sarò nell'interesse calcio italiano. L'approvazione del regolamento elettorale era un atto indispensabile per lo svolgimento dell'assemblea federale, ma già da domani avvieremo il tavolo per discutere di nuove rappresentanze. Se dovessimo trovare un accordo in tempo utile aggiorneremo il regolamento approvato oggi".


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Alla domanda se sia percorribile avere una Serie A come le Regioni a Statuto speciale, il n.1 federale ha risposto: "La proposta faceva parte di quel pacchetto dell'emendamento che mi sembra sia stato stralciato, non so cosa si possa intendere per una Serie A a statuto speciale. Noi riconosciamo a loro un ruolo importante, glielo abbiamo riconosciuto anche oggi . Quello che non riconosceremo mai è il ricorso a mezzi e metodi che non sono legati al dialogo costruttivo".

Tornando sull'emendamento Mulé, Gravina ha poi concluso: "Il dl sport non è ancora una legge dello Stato ma bisogna stare attenti a non cavalcare troppo alcune modalità di riferimento che non sono in sintonia con le diverse dimensioni del calcio italiano. Se l'unico riferimento è quella economica allora bisognerebbe fare un ragionamento più approfondito. Sarebbe troppo superficiale così, soprattutto perché tutti abbiamo salutato con favore l'ingresso dello sport in Costituzione, che prevede anche la componente sociale dello sport".

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