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Gravina: “Non esiste si chiedano dimissioni mie e di Spalletti. Progetto va avanti”

Matteo Pifferi Redattore 
"Siamo dispiaciuti per non aver potuto riconsegnare a tifosi gioia che meritano", ha detto Gravina in conferenza stampa

"Ho parlato con Spalletti, ieri sera: non ha senso interrompere un progetto che è pluriennale, ed è cominciato solo da otto mesi". Così Gabriele Gravina, presidente della Figc, blinda il ct Luciano Spalletti, all'indomani del disastro azzurro all'Europeo. "Abbiamo fiducia in lui, tra sessanta giorni si torna in campo e non ha senso pensare che cambiando il progetto tra due mesi spunti un Mbappe'"".

"Siamo dispiaciuti per non aver potuto riconsegnare a tifosi gioia che meritano. Dispiaciuti per il risultato soggetto a tante variabili. Quello che purtroppo rimane è la delusione per non aver potuto dimostrare tutto quello che è stato fatto. C'è la delusione nell'incapacità di reagire a limiti oggettivi con una reazione diversa, delusione su cui dobbiamo riflettere. Ieri la riflessione l'abbiamo fatta tutti insieme dividendo le nostre responsabilità, siamo tutti responsabili"

"Non scappo dalle responsabilità. Le critiche feriscono, quelle strumentali legate ad una richiesta di dimissioni. Quelle costruttive no, vanno ascoltate. Non esiste che qualcuno possa governare dall'esterno il nostro mondo, questo vale per la politica sia per tutti gli altri nel chiedere le dimissioni sia di Gravina che di Spalletti. Non esiste. Le elezioni Figc non si possono fare prima delle Olimpiadi, alla prima data utile lo faremo. Critiche si ma facciamole costruttive.

"Sarebbe un disastro inimmaginabile, non centrare il Mondiale per la terza volta consecutiva. "Non mi sono soffermato sulla mia voglia di continuare il mio percorso che mi impedisce di tornare a casa - ha proseguito Gravina -. Ci sono sette componenti nel mondo del calcio, è giusto il confronto. Tutto questo lo faremo togliendo un po' di scorie".