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E' sicuramente un Mauro Icardi molto diverso, rispetto ai tempi di Genova, quello che lunedì affronterà la sua ex squadra e cioè la Sampdoria. Il bomber, che piantava le tende nell’area avversaria infatti ha lasciato il posto ad un attaccante completo grazie soprattutto ai consigli di Mancini prima e Pioli poi. Toccherà quindi al capitano - che prima della standing ovation che il tecnico gli ha concesso contro l’Atalanta non aveva perso un solo minuto di gioco, se non per squalifica - caricarsi l’Inter sulle spalle, a partire dalla sfida di lunedì contro il suo passato. Anche la Samp in casa del resto gli dice bene, visto che le ha segnato in entrambe le occasioni in cui l’ha incrociata. Diverso il discorso a Marassi, dove lo prendono regolarmente di mira. Da far west la prima volta da ex, con lo stadio caldissimo - anche perché in blucerchiato c’era Maxi Lopez, ex di Wanda - e il nostro che risponde con una doppietta, esultando senza paura davanti a chi lo insultava. Poi però sono arrivate due sconfitte - l’ultima, in ottobre, condannò De Boer - e un pareggio, con assist per il primo gol italiano di Perisic.
(Gazzetta dello
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