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Getty Images
Intervistato da La Gazzetta dello Sport, l'ex difensore della Juve Grygera ha parlato degli avversari dell'Inter di stasera, il Viktoria Plzen:
«Conosco molto bene l’allenatore, Michail Bilek, non solo perché è stato il tecnico della nazionale, ma perché ha allenato da noi nel 2018-2019: ha grande carisma, riesce a entrare in connessione con i giocatori. L’anno scorso ha vinto uno scudetto in cui non era favorito e ha indovinato le mosse giuste anche nel preliminare. Si merita di giocare questa Coppa in questo girone così prestigioso».
«Compattezza e difesa molto solida, ripartenze veloci. Molto del gioco gira attorno a Chory, il loro centravanti che viene da una doppietta in campionato e che è in dubbio per un leggero infortunio. È molto alto e fisico, come piace a Michail che vuole sempre un nove potente in campo: diciamo che è il suo Lukaku o il suo Dzeko... Un po’, per certe caratteristiche, ricorda anche Jan Koller, un centravanti che ha fatto la storia della nostra nazionale».
«Manca Kopic, che è uno dei talenti migliori della squadra, mentre il capitano Hejda è il leader difensivo, importante anche per il carisma. Davanti occhio a Mosquera, un colombiano che se indovina la giornata giusta, può essere pericoloso sulla fascia sinistra. Dall’altro lato, c’è un uomo di esperienza come Sikora che, anche in nazionale, è abituato a certi palcoscenici. A centrocampo, poi, giocano mediani di corsa e buona tecnica. Ma per uno come Bucha, lì in mezzo, sarà molto dura dal punto di vista fisico, visto il dinamismo degli interisti».
«Di certo, nessuna delle tre big vuole perdere punti a Plzen: la qualificazione se la vorranno giocare le grandi del girone. È ovvio che l’Inter sia superiore e favorita».
«All’atmosfera, allo stadio pieno, alla prima in casa dopo la brutta sconfitta al Camp Nou. A Plzen si beve ottima birra, l’entusiasmo sarà a mille…».
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