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Guardiola: “Tanti allenatori italiani hanno imparato la lezione di Sacchi. Pioli e Sarri…”

Matteo Pifferi Redattore 

"Gli scudetti recenti di Milan e Napoli sono stati vinti grazie all’organizzazione, a una filosofia di gioco", commenta Guardiola

Sull'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport si legge la prefazione di Pep Guardiola per il nuovo libro di Arrigo Sacchi. Il tecnico del City ha parlato anche del calcio italiano attuale:

"Mi piace pensare all’eredità di Arrigo Sacchi, riflessa nei tanti giocatori di quel Milan che sono diventati bravissimi allenatori. Con i grandi è così: ti insegnano qualcosa di speciale... Quanti allievi di Johann Cruijff sono diventati allenatori capaci? È successo perché avevamo imparato davvero a conoscere il gioco, e avevamo capito come intraprendere la nostra strada grazie a un fantastico mentore. Qualcuno, l’approccio di Sacchi, l’ha riproposto anche a distanza di tanto tempo. Oggi vedo un calcio italiano più propositivo, tanti allenatori preferiscono attaccare piuttosto che aspettare l’episodio o l’errore dell’avversario. Vogliono essere protagonisti"

"Gli scudetti recenti di Milan e Napoli sono stati vinti grazie all’organizzazione, a una filosofia di gioco attraverso la quale i singoli calciatori sul campo si muovono “con la squadra, per la squadra, a tutto campo e a tutto tempo”, per citare alla lettera Arrigo. Se penso a Spalletti, a Sarri, a De Zerbi che sta facendo un lavoro eccezionale qui in Inghilterra, ma anche all’aggressività, al pressing alto e ai movimenti che ha fatto vedere Pioli, ci sono tanti begli esempi che fanno pensare a un futuro luminoso. Non so se Arrigo è ottimista come me, ma senz’altro gli farà piacere vedere che tanti mister, oggi, hanno imparato la sua lezione".



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