«Prima restavano dietro ad aspettarci. Ora tutti vengono all'Etihad Stadium, non importa come finisce, uomo contro uomo, non hanno più paura». Così Pep Guardiola, dopo la sconfitta in CL col PSG e alla vigilia della gara col Chelsea, ha parlato della sua squadra. Il tecnico ha analizzato la sfida di oggi pomeriggio (si gioca alle 18.30) e ha parlato in generale del momento della sua squadra dicendo che è cambiato tutto, che il suo gruppo non fa più paura come una volta.


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Guardiola: “I nostri avversari non hanno più paura di noi. Capisco Mourinho che…”

E parlando delle difficoltà che sta incontrando in questa stagione, l'allenatore ha parlato della classifica spiegando che rientrare tra le squadre che parteciperanno alla prossima CL sarebbe già significativo e ha spiegato di comprendere molto le parole di Mourinho, nel 2018, quando si era trovato in una situazione simile allo United, nel 2018: «Ricordo che José - ha detto Pep - ha detto molte volte che in quell'anno arrivare secondo sarebbe stato un successo. Lo capisco perfettamente. Ci sono stagioni in cui ci sono molte difficoltà e penso che la società, il ds, il ceo e i giocatori lo sappiano».
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Ma un piccolo moto di orgoglio torna su quando dice che le sue tattiche sono state comunque prese ad esempio nel corso degli anni e si è soffermato sulla costruzione dal basso. «Quando sono arrivato al City tutti dicevano che i portiere dovevano fare lanci lunghi e la palla doveva essere gestita dai calciatori. Ora tutti i portieri sono difensori centrali e tutti i centrocampisti aiutano i difensori centrali e ora si fa fatica a conquistare palla».
(Fonte: Express)
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