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Guarin, Jonathan e lo scambio dei ruoli

Alessandro De Felice

Valerio Clari, giornalista de La Gazzetta dello Sport, nella versione online del quotidiano sportivo analizza come in poco tempo si siano invertiti i ruoli tra Jonathan e Guarin. Il primo un tempo fischiato dal pubblico ora osannato, l’altro...

Valerio Clari, giornalista de La Gazzetta dello Sport, nella versione online del quotidiano sportivo analizza come in poco tempo si siano invertiti i ruoli tra Jonathan e Guarin. Il primo un tempo fischiato dal pubblico ora osannato, l'altro invece ultimamente viene criticato per le sue prestazioni non da antologia."C'è stato un tempo, nemmeno troppo lontano, in cui Fredy Guarin era lo "spaccapartite". Meno di un anno fa, Stramaccioni era alla guida del bus interista, che pareva essere sulla strada giusta: dietro alla Juve, ma con velleità di inseguire. Poi cominciarono infortuni e problemi: ma nella fase da ottobre alla sosta invernale era stato Fredy a tirare la carretta: tre gol, due assist, il ruolo di connettore (unico) fra un centrocampo più schiacciato sulla difesa e le punte. Guarin partiva palla al piede e dava lo strappo: San Siro apprezzava. Nello stesso periodo Jonathan Cicero era stabilmente in panchina: nessuna presenza in campionato, dopo una apparizione a settembre, spazio in Europa League che sfruttava, diciamocelo, piuttosto male. Il Meazza, quando poteva, glielo faceva notare.Oggi "Il Cicero" come lo chiama lo speaker dello stadio (e il fatto che lo annunci con entusiasmo è già una notizia) è la vera rivelazione, con Alvarez, di questo inizio di campionato. Quando in passato lo avvicinavano a Maicon era per fare dell'ironia, oggi forse l'interista si duole che il predecessore si sia infortunato, facendo quindi saltare il confronto diretto. Anche nei momenti difficili Jonathan ha conservato una buona stima di sè. Anche lui, qualche volta, se l'è presa coi tifosi. "Tanto, qualsiasi cosa succeda, per il pubblico è sempre colpa mia", aveva detto verso la fine della scorsa stagione. Oggi, ringrazia il tecnico: "Mazzarri uomo vero, gli devo tutto". Un tutto che prende le dimensioni di 2 assist, 1 gol in campionato e uno in coppa Italia, una media voto gazzetta di 6,4.Parlando di media voto, quella di Fredy Guarin è scesa sotto la sufficienza (5,9): il colombiano ha comunque piazzato due assist in questo inizio di stagione ed ha giocato sempre titolare. Certo, non mostra più il cambio di marcia della scorsa stagione, pare faticare a inserirsi nel modulo di Mazzarri, che prevede meno libertà tattica. Il peggio, comunque, è la rottura col pubblico, che dalla tribune di San Siro sa essere spietato. Fredy ha provato prima a giustificare in modo fantasioso il gesto all'uscita dal campo ("Volevo dire ai tifosi che dovevano essere il dodicesimo uomo"), poi ha chiesto scusa. Mazzarri ha detto: "Deve fregarsene di tutto". Di sicuro Jonathan gli ha insegnato che niente è per sempre, che ogni giudizio, anche del loggione della Scala del calcio, può essere ribaltato".