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Guarìn: «Jovetic miglior acquisto di A, ma sarà  l’anno di Kovacic, è un crack»

Lorenzo Roca

In un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport a Fredy Guarìn viene chiesta un’opinione sul fatto di essere entrato nella lista dei candidati che qualcuno pensa prenderanno la fascia di Ranocchia. «Il nostro capitano è...

In un'intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport a Fredy Guarìn viene chiesta un'opinione sul fatto di essere entrato nella lista dei candidati che qualcuno pensa prenderanno la fascia di Ranocchia.«Il nostro capitano è Andrea, se lo merita. Se Mancini, che decide, mi consultasse non mi tirerei indietro, ma vorrei essere certo che non ci siano problemi con Nagatomo. Per anzianità, il secondo è lui. Però il problema non credo si porrà».In tutta la Serie A, quale è sinora il miglior colpo di mercato?«Jovetic ha già firmato? Ci ho già giocato contro. Ha grande personalità ed è micidiale nell’uno contro uno».Su quale compagno della vecchia rosa invece punterebbe per la prossima stagione?«Kovacic. Ha già fatto vedere grandi cose, ma non è ancora esploso. Con attorno la squadra giusta, può diventare un crack. A prescindere dal ruolo in cui sarà impiegato. Il vero Mateo non si è ancora visto».Come si spiega il fatto che nelle ultime 2 stagioni ogni volta che avreste potuto dare una svolta vi siete persi?«Credo sia un problema mentale. Lasciateci vincere 2 o 3 gare di seguito e cambierà. Troveremmo la convinzione che siamo da primi posti».Perché i tifosi dovrebbero credere che sia la volta buona?«Perché questo momentaccio non da Inter non può durare ancora. Perché è stato fatto un gran mercato, malgrado i palettidell’Uefa. Perché ora Mancini e la società ci hanno dato obiettivi ben precisi».A proposito del tecnico, quanto peserà il fatto che abbia iniziato il suo lavoro già da luglio?«Fa tutta la differenza del mondo. Ha carisma ed esperienza. Ora che ha scelto i suoi uomini, può indicarci la strada per tornare ai vertici».Si aspettava un mercato così?«Sì. Conoscendo Mancini sapevo che ci saremmo rinforzati. Bisogna dire grazie a Thohir per lo sforzo compiuto».