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Da sempre il calciomercato si gioca su più fronti. Sia nell'inseguimento dell'obiettivo, ma anche nel cercare di ostacolare le dirette concorrenti nelle loro trattative. Non è una novità, a volte è un'abitudine mascherata, altre volte più evidente come capitato a Inter e Juve nell'ultima settimana. Le mosse, gli sgarbi, le contromosse fatte dai due club per gli affari Dybala e Lukaku hanno l'obiettivo di complicare la vita dei rivali.
"La fuoriuscita di notizie obbliga i rivali a scoprire le carte in anticipo. E magari mandare tutto in fumo sul più bello. Negli anni ’90 Adriano Galliani e Luciano Moggi usavano più o meno questi stessi stratagemmi per farsi i dispetti negli anni in cui la Juve duellava ai vertici con il Milan berlusconiano. L’ingresso in scena di Massimo Moratti allargò la contesa. Con gli immancabili trabocchetti. E tutto divenne quasi un rito, una spensierata consuetudine quando la Serie A dominava l’Europa senza lesinare denari, polemiche e veleni. Ora tutto viene amplificato dall’effetto-internet, ma soprattutto pesa il braccio di ferro tra bianconeri e nerazzurri", ricorda La Gazzetta dello Sport.
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