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Un arbitro può avere dei sogni?
—«Deve. Si parte sognando la Serie A, il mio obiettivo ora è arrivare al Mondiale del 2026».
Quindi, vi state davvero aprendo al mondo esterno come si dice?
—«Sì e molto. Con Open Var potete ascoltare anche le nostre conversazioni. Abbiamo capito che chiuderci troppo può portare alla dietrologie che non ci appartengono. Va normalizzato l’errore e, più in generale, la figura dell’arbitro».
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