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Cosa passa nella testa di un arbitro quando viene sospeso?
«Nel mio caso vado alla ricerca dei perché degli errori e ci ragiono su. Non la vedo come una punizione».
È stato nominato rappresentante degli arbitri in attività, senza più Orsato è anche il nostro primo in Europa.
«Spero di essere un tramite per far arrivare al comitato nazionale le esigenze della base e non quello che la domenica chiama gli arbitri perché picchiati sui campi di provincia. Non ne possiamo più».
I dati sono allarmanti: nel 2023-24 ci sono stati più di 500 episodi di violenza.
«Quando toccano uno di noi toccano tutti. Questa cosa deve finire e serve il contributo anche della Serie A» .
In che modo?
«Smettendola con le proteste. D’ora in avanti potremo dare spiegazioni solo al capitano e tutti gli altri devono evitare di protestare, altrimenti scatterà il giallo. Di capannelli, di mobbing e di pressioni inutili non ne vogliamo più. Tolleranza zero».
Il rapporto con gli allenatori com’è? L’anno scorso molti contestavano prima ancora delle partite.
«In generale buono, purtroppo tutto questo fa parte di un retaggio culturale sbagliato».
Cosa cambierà sui rigori e sui falli di mano?
«Il fallo di mano sarà espulsione quando c’è la volontà di evitare chiaramente una rete. Per l’entrata in area sul rigore, se un attaccante dovesse invadere e segnare sarebbe punizione indiretta, se dovesse entrare un difensore che evita una chiara occasione si ripeterebbe il rigore».
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