Nel giorno della partita, l'attaccante del Manchester City racconta le sue emozioni a poche ore dalla finale di Champions
Intervistato da Repubblica, Erling Haaland ha parlato della finale di Champions League. L'attaccante del City parte dall'analisi della sua stagione: "Ottima, ma preferisco sempre guardare in avanti. La cosa importante è credere in se stessi, godersi ogni giorno da calciatore e affrontarlo con il sorriso".
Riesce a sorridere anche pensando a una partita capitale come contro l’Inter stasera?
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«Certo, è stato il sogno di tutta la mia vita. La prima volta che ho visto la Coppa dei Campioni fu a 8 anni nella finale a Mosca tra il Chelsea e lo United di Cristiano Ronaldo, e me ne sono innamorato. Metto la sigla della Champions in macchina e come sveglia la mattina. Ora sogno di alzarla io quella coppa: manca l’ultimo sforzo. Ma l’Inter ci renderà la vita difficile, quindi dovremo essere al meglio».
Sente almeno la pressione?
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«Sì, lo ammetto. Perché, a parte la Champions, i miei compagni hanno già vinto tutto senza di me. Sono arrivato al City anche per questo e farò di tutto affinché la squadra trionfi pure in Champions».
Ma lei può ancora migliorare?
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«Con il mister proviamo a farlo ogni giorno».
In cosa?
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«Vari dettagli del mio gioco e come mi muovo in campo. Ma soprattutto, avrei potuto segnare molto di più quest’anno».
Più delle sue mostruose 52 reti?
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«Beh, sì… Ho sbagliato tante occasioni durante la stagione, avrei potuto fare più gol…». Nelle ultime sette partite però ne ha segnato solo uno.