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Se l'Inter punterà su Allegri in caso di addio di Conte, inizialmente il tecnico dovrebbe continuare con la difesa a 3, anche se appare scontato l'inserimento di Eriksen.
"Un altro uomo su cui si dovrà concentrare l’opera di valorizzazione è Achraf Hakimi, il nuovo acquisto da 40 milioni, l’innesto già pronto sin dal primo giorno di ritiro. Il marocchino a Dortmund ha mostrato una certa ecletticità, agendo da laterale basso e da ala, a destra e a sinistra. È stato preso perché perfetto per coprire tutta la fascia, e così farà a inizio stagione.
Un eventuale passaggio a una difesa a quattro non dovrebbe gettarlo nel panico, anche se la sua tendenza offensiva dovrà essere bilanciata da un altro terzino più bloccato. Fra gli uomini oggi in rosa può adattarsi D’Ambrosio o può essere “convertito” Bastoni, in una riproposizione di quella difesa a “3 e mezzo” cara a Spalletti", spiega La Gazzetta dello Sport.
"Un’altra possibile evoluzione di Hakimi è quella che lo porterebbe qualche metro ancora più avanti, da vero esterno d’attacco, se -per qualche gara o con stabilità - Allegri volesse tornare a un altro modulo che ha molto “amato”, il 4-3-3. In questo caso lo svincolato Mandzukic verrebbe buono per ricoprire la fascia sinistra d’attacco, oltre che per dare riposo a uno dei titolari. Il croato può essere un’aggiunta immediata, come quarta punta (la terza è Sanchez) in caso di cambio di allenatore. Poi il mercato resterà aperto fino al 5 ottobre, con inserimenti in corsa dei nuovi arrivi. In questo senso Allegri è spesso “prudente” o meglio sottopone i “nuovi” a una massiccia dose di apprendistato prima di lanciarli titolari: chiedere a Dybala e Alex Sandro", analizza il quotidiano.
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