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Hart: “Sono al Toro perché Guardiola non mi voleva. Quando arrivò mi disse che…”

Il portiere inglese, ora al Torino, ha parlato del suo addio al City

Marco Macca

Il futuro di Joe Hart sembra sempre più lontano dal Manchester City. Il portiere inglese, ora in prestito al Torino, è stato scaricato la scorsa estate dal nuovo manager dei Citizens, Pep Guardiola, che gli ha preferito Claudio Bravo. Hart, pedina fondamentale della squadra di Mihajlovic, si gode l'esperienza italiana, ma al contempo si sta guardando intorno per capire quale potrà essere il suo futuro nel momento in cui scadrà il prestito ai granata. Intervenuto ai microfoni della trasmissione di Sky Sports UK, Soccer Saturday, il giocatore ha dichiarato: "Questa è la seconda volta che sono andato via in prestito. Non sono stato ceduto perché devo migliorare o crescere, ma semplicemente perché al City non ero voluto. Io non sono al Torino perché devo dimostrare qualcosa, ma perché mi stavo guardando intorno e non c'è stata la possibilità di trasferirmi in modo definitivo. Voglio fare del mio meglio al Toro e se qualcuno si presentasse con un'offerta non credo che il City mi ostacolerà".

Poi, l'affondo su Guardiola: "Sono arrivato a Manchester dopo gli altri calciatori per via degli Europei, e lui mi ha subito detto che aveva delle riserve su di me. Gli ho stretto la mano e gli ho detto che era stato onesto, ma non era quello che volevo sentirmi dire. Ho detto che volevo lavorare insieme a lui, ma ho avuto l'impressione che non si stava andando da nessuna parte. Sono andato dall'amministratore delegato del club e gli ho chiesto se volessero davvero che io andassi via. Lui non mi ha interrotto e allora ho capito. Io voglio sempre combattere, ma bisogna saper scegliere le proprie battaglie. Qui si trattava del parere di un ragazzo che aveva grande potere all'interno del club e io ero sulla sponda sbagliata. Dopo aver comprato Claudio Bravo, che è un buon portiere, c'erano tre elementi validi nel mio ruolo e ho capito che dovevo andare. Sono grato al Torino per avermi dato l'opportunità".

Infine, un retroscena sulla sua decisione di vestire granata: "Ho chiamato Micah Richards e Vieira che hanno giocato in Italia e mi hanno detto che mi sarei trovato bene. Poi ho parlato con Mihajlovic e mi ha detto che se avessi avuto voglia di andare lì, sarei stato il benvenuto. Io gli ho detto che a 29 anni volevo disperatamente giocare".

(Fonte: Sky Sports)