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In una lunga intervista a France Football, Eden Hazard ha analizzato la sua carriera. Dagli inizi, fino alla deludente avventura al Real Madrid. L'ex giocatore ha parlato pure della sua esperienza con Antonio Conte: "È quello che mi ha chiesto di più, ogni giorno. E' uno dei più grandi allenatori e forse con lui ho vissuto la mia stagione migliore al Chelsea, ma non ne potevo più dei suoi allenamenti, delle sedute tattiche. Con Mourinho è andata male il terzo anno, ma in allenamento diceva ai compagni di fare attenzione, di non entrare duro su di me, così prendevo palla e ridevo, ricordandogli gli ordini di Mourinho”.
Focus anche sull'alimentazione: "Magari non abusavo, ma non vi prestavo attenzione. Mi piace mangiare e bere un bicchiere in compagnia. Mi capitava la sera prima di una partita di mangiare a casa e bere una bottiglia di buon vino. A Natale, per i Boxing Day, non rinunciavo a buoni pranzi e poi segnavo lo stesso. E in frigo c'è sempre stata una buona bottiglia di champagne. Tanto sapevo che non serviva a nulla stare a dieta, perché sapevo che non avrei giocato fino ai 40 anni".
Individualmente – spiega però Hazard - solo Messi è più forte di me. Ronaldo è un calciatore più forte, ma non credo da un punto di vista di calcio puro. Avrei potuto fare meglio, ma non l'ho voluto. Me ne sono sempre fregato delle statistiche. Real Madrid? Ad un certo punto, non sapevo neanche perché: mi alzavo da letto e mi infortunavo. Il mio corpo era stanco e non potevo riposare. Alla fine al Real avevo l'impressione che il pallone l'avrei perso anche prima di riceverlo. Mi spiace di aver deluso i tifosi".
(Gazzetta dello Sport)
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