L'allenatore del Crystal Palace, Roy Hodgson ha parlato del suo periodo da allenatore dell'Inter, tra il 95 e il 97. Di come è arrivato a Milano dopo una chiamata di Facchetti: «Ero ancora il CT della Svizzera quando sono tornato a casa un pomeriggio e ho trovato un messaggio di Giacinto e dell'Inter . È stato un messaggio molto breve. "Sono Giacinto Facchetti, mi puoi chiamare?", diceva. Lo avevo incontrato un paio di volte quando ero al Malmoe e avevamo affrontato l'Inter in Coppa. Ho detto a mia moglie: "Chissà di che si tratta?". Quando l'ho richiamato mi ha spiegato che Massimo Moratti cercava un allenatore e che mi avevano identificato come qualcuno che avrebbero potuto prendere, quindi abbiamo organizzato un incontro».
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Hodgson: “L’Inter era nel mio destino. Quando Facchetti mi chiamò dissi a mia moglie…”
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«C'era un incontro del Basilea quel giorno, il piano era vedere la partita, guidare fino a Milano tutta la notte e poi incontrare Moratti. E' servito più del previsto per uscire dallo stadio e ho dovuto attraversare il Passo con la neve, è stata una brutta esperienza. Mi sono anche dovuto fermare a Bellinzona dopo aver superato il Passo. Nelle prime ore di quella mattina avrei dovuto incontrare Moratti in centro a Milano. Il fatto che alla fine mi abbiano assunto mi ha fatto capire che era scritto nelle stelle dovessi allenare l'Inter».
(Fonte: tribalfootball.com)
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