"Sono la squadra campione d'Europa, eppure hanno interpretato la gara come un' esordiente contro il grande avversario". Repubblica racconta la sconfitta dei nerazzurri contro il Bayern in questo modo. Un superlativo Eto'o non è bastato ad evitare la beffa e le critiche conseguenti. Alla fine i tedeschi sembrano i padroni di casa e i ragazzi di Leo ci devono mettere 'denti e umiltà', palla agli avversari e poi 'rubo e riparto'. Come succedeva quando l'allenatore dell'Inter era Mourinho.
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“I campioni d’Europa diventano provinciali”
“Sono la squadra campione d’Europa, eppure hanno interpretato la gara come un’ esordiente contro il grande avversario”. Repubblica racconta la sconfitta dei nerazzurri contro il Bayern in questo modo. Un superlativo...
"Però era diverso il modo di difendere (almeno 15 metri più avanti) e diverso era lo spirito guerriero di quella squadra. Questa, inevitabilmente, ha meno fuoco e minori energie psicofisiche da gettare in campo. E quando incontra una squadra come il Bayern, che gioca al calcio come gli dèi del calcio vorrebbero, è costretta a subire e deve comportarsi di conseguenza, cioè giocare in contropiede e di rabbia, come accade ai piccoli contro i grandi", scrive l'inviato a San Siro del noto quotidiano italiano, Andrea Sorrentino.
Al ritorno, in programma il quindici marzo, servirebbe un'impresa. "Certo - dice il giornalista - ci vorrebbe almeno un Milito in più, per dare più peso alla manovra d'attacco. Ma Leonardo è sembrato pessimista in merito. Per rovesciare gli equilibri, all'Allianz, ci vorrà una notte da grandissima Inter. Il problema è capire se esiste ancora, quella squadra".
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