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I PARADOSSI DELL’INTER NERVOSA: LA BEFFA EDER, I FIASCHI ESTIVI E IL FATTO CHE SERVA…

Il nervosismo palesato dall’Inter nelle ultime giornate pare evidente. Un cattivo rapporto con gli arbitri e troppe espulsioni “sciocche” accumulate dai nerazzurri. Alcuni meritati magari altri meno. Fatto sta che l’Inter...

Lorenzo Roca

Il nervosismo palesato dall'Inter nelle ultime giornate pare evidente. Un cattivo rapporto con gli arbitri e troppe espulsioni "sciocche" accumulate dai nerazzurri. Alcuni meritati magari altri meno. Fatto sta che l'Inter è la seconda con più cartellini rossi in serie A insieme al Genoa (8) e dopo l’Atalanta (11), più le tre espulsioni di Mancini, Coppa Italia inclusa. La vede così il Corriere della Sera: «A meno di sostenere un’improbabile teoria del complotto, qualcosa a questo livello non funziona. Tra i vari paradossi del momento, c’è pure quello di Eder, l’unico acquisto di gennaio: in 4 partite l’oriundo che aveva segnato 12 gol con la Sampdoria è ancora a secco e sta via via peggiorando. Una potente beffa, visto che Mancini aveva già deciso di prendere Soriano e poi — a proposito di decisioni impulsive — dopo l’1-1 col Carpi ha dato mandato al club di virare sull’ottava punta in rosa. Risultato? Il centrocampo, già a qualità limitata, ora è all’osso: sabato, squalificati Medel e Kondogbia, toccherà di nuovo a Melo, il grande fiasco dell’estate, e/o forse alla promessa Gnoukouri, bruciata senza pietà dopo i primi 47’ di campionato. E l’ultimo paradosso è che non sta funzionando nemmeno la scelta di varare una formazione titolare dopo tanto ruotare di uomini. Un altro segnale che il guasto è profondo e la soluzione non sta in un modulo ma in una rivoluzione di pensiero. Ecco perché l’impresa Champions sta diventando un Everest».

(Corriere della Sera)