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“Ibrahimovic – Diventare leggenda”: nelle sale il docufilm sulla vita dello svedese

Zlatan Ibrahimovic (Foto tratta dal sito ufficiale del Manchester United)

Come riportato dal Corriere dello Sport, domani e martedì nelle sale italiane verrà proiettato il film sulla vita dell'ex attaccante dell'Inter

Marco Macca

Una vita unica, un giocatore come pochi nella storia del calcio. Un carattere duro, quasi mitologico, una figura che appassiona, cattura, ipnotizza. Zlatan Ibrahimovic ha trascinato folle, ha vinto (quasi) tutto, ha segnato ovunque e regalato giocate indimenticabili. Una carriera iniziata in un quartiere della periferia di Malmö, in Svezia, e sbocciata prima all'Ajax, poi alla Juventus, per poi continuare con Inter, Barcellona, Milan, Paris Saint-Germain e, ora, Manchester United. Ora, la vita dello svedese diventa un film. Sì, perché come riportato dal Corriere dello Sport nelle sale italiane domani e martedì verrà proiettato "Ibrahimovic - Diventare leggenda", realizzato dai registi Frederik e Magnus Gertten: "I due registi svedesi ripercorrono attraverso centinaia di filmati d’archivio il cammino di Zlatan dai suoi esordi a Malmö fino al suo approdo in serie A senza ovviamente dimenticare la sua lunga parentesi all’Ajax. La storia racconta Ibra all’alba della sua carriera, il processo di trasformazione di un ragazzo ancora acerbo, ma dotato di un grande talento, al fuoriclasse assoluto che tutti i tifosi di calcio oggi ammirano. Si parte dalla nebbia e dal freddo di Malmö dove Ibra nasce e debutta come calciatore ancora minorenne. La squadra retrocede subito ma lì arriva la svolta: lui diventa titolare nonostante un carattere troppo aggressivo e problematico. I suoi compagni non lo amano e si lamentano per il suo egoismo. Lui non ci sta e risponde a modo suo: 'Mi piace dribblare, se non lo faccio mi annoio. Comunque lo ammetto, non è facile avere a che fare con me, sono molto sicuro dei miei mezzi, proprio come lo è mio padre'. A difenderlo c’è Hasse Borg, il direttore sportivo del Malmo: 'In tanti si fecero avanti per Zlatan ma io decisi di tenerlo. Lui sembra cattivo ma in fondo è una persona dolce alla quale è mancato un punto di riferimento'".

(Fonte: Corriere dello Sport)