L’Italia si prepara ad affrontare la Svezia, quella che è stata prima del ritiro dalle scene della Nazionale, la maglia di Zlatan Ibrahimovic. “Saranno due belle partite, non facili, complicate per entrambe, la Svezia farà di tutto per passare e la stessa cosa farà l'Italia", ha spiegato a SkySport.
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“Quando c’ero io c’era una pressione diversa, si aspettavano tutti vincessimo, erano pressioni che arrivavano dall’esterno e adesso non c’è più la stessa pressione. Per il mio ego quando ci sono io siamo più forti, hanno fatto un buon lavoro, non hanno avuto un girone facile, adesso il gioco è più collettivo. Una cosa è giocare con le aspettative e una cosa è giocare senza. Tutti hanno la possibilità di farsi vedere, quando c’ero io c’era un’altra pressione. Il nuovo allenatore ha scelto giocatori con meno esperienza, è iniziato tutto da zero. Il 2-2 di Svezia-Danimarca che eliminò l’Italia? Non c'era niente di combinato. Nella mia mentalità cose come “il biscotto” non esistono. Chi mi conosce sa che io non accetto assolutamente queste cose. Poi si dicono certe cose solo per dare colpa a qualcosa, ma sono solo parole, niente di importante”, ha continuato.
Il giocatore che può fare nell’Italia la differenza come Ibra? Lo svedese ha risposto così: “Verratti quando era giovane quando è arrivato al PSG, l'ho visto crescere e diventare uno dei più bravi al mondo. Nessuno è più forte di lui, però devi farlo giocare nella maniera giusta per averlo al massimo, bisogna schierarlo come fa il Psg come centrale in un centrocampo difensivo", ha concluso l’ex interista.
(Fonte: SS24)
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