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Non è un mistero che tra Zlatan Ibrahimovic e Pep Guardiola non ci sia mai stato un bel rapporto. Intervistato dalla ESPN, l'attaccante svedese è tornato a parlare del suo tribolato rapporto con l'allenatore: "Mi sono trovato in una situazione in cui il tecnico non mi parlava ed è stato qualcosa di nuovo per me, così l'ho presa come una sfida. Non ero io ad avere problemi con lui, c'era qualcosa di me che lo infastidiva e non il contrario, quindi non dipendeva da me.Se trovo qualcuno con cui non vado d'accordo e non lo voglio in squadra, lo prendo e glielo dico di persona. Strappiamo il contratto e io me ne vado. Non mi piace creare problemi e infatti non ne ho mai avuti da nessun'altra parte. Così, quando è finita la stagione, ho risolto la questione dicendo: "Se hai un problema con me non ti preoccupare. Me ne vado, non resterò per creartene altri".
Poi Ibra smentisce presunti contrasti con alcuni allenatori: "Spesso ho letto che gli allenatori hanno avuto problemi con me, ma sono tutte bugie. Ho lavorato con alcuni degli allenatori più severi al mondo, come Capello e Mourinho, rispettosi della disciplina che non accettano compromessi. Con entrambi non ho avuto mai problemi e in caso li ho avuti li ho subito risolti. Qualcuno invece ha avuto un problema con me che non ha risolto, ma non potevo farlo io. Anche perché non sapevo neanche di cosa si trattasse". Poi l'attaccante svedese torna sulle difficoltà incontrate nella sua seconda stagione alla Juventus: "Stavo lottando perché non riuscivo segnare, non stavo giocando bene, stavano accadendo molte cose, molta pressione ovviamente, e altri problemi fuori dal campo", ha confessato Ibra.
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