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Dopo il pareggio, amaro, nel derby, anche Mauro Icardi sembra rassegnato e sta fiutando il quarto flop su quattro da quando nel 2013 è sbarcato a Milano. Ciao Champions ed Europa League a forte rischio, malgrado la sua costanza realizzativa. Dopo i 9 gol in campionato nella prima stagione in nerazzurro - quando però perse diversi mesi per un’ernia -, ne ha segnati 22 (co-capocannoniere con Toni), 16 e ora siamo a 21. A un centro dal proprio record, dunque, e con la beffa di avere sfatato il tabù derby - il Milan era l’unica squadra di quelle attualmente in A cui Mauro non aveva ancora segnato - in uno dei pomeriggi più amari della carriera.
E dire che Icardi ha giocato... alla Icardi. Un capolavoro di essenzialità che recita appena 21 palloni giocati - nessuno come lui tra tutti i titolari -, un gol al secondo tocco in area, avendo avviato l’azione con una gran palla di petto per Perisic e un assist geniale per lo stesso croato che, stremato, ha telefonato a Donnarumma. Sarebbe stato il gol del 3-0. Sarebbe stato tutto un altro derby.
(Gazzetta dello Sport)
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