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Ogni mese Ultimo Uomo e l'Associazione Italiana Calciatori (AIC) eleggeranno il calciatore più in forma. Per quanto riguarda il mese di ottobre il calciatore eletto è Mauro Icardi (si poteva votare per il capitano dell'Inter e per Allan del Napoli). L'incredibile stato di forma dell'argentino gli ha regalato questo premio. Nel dettaglio delle motivazioni si analizza il tipo di centravanti che rappresenta Icardi, le sue caratteristiche così diverse da altri giocatori nel suo ruolo, l'incredibile noncuranza con la quale rende semplici cose abbastanza difficili (Icardi rende le cose apparentemente così semplici che sembra quasi non sia merito suo).
Il movimento di Icardi nel gol del derby: "In questo caso è Musacchio a farsi manipolare da Icardi, seguendolo nei primi due cambi di direzione che esegue (il primo verso il centro-destra della propria area di rigore, il secondo sul primo palo) per poi perderlo, e cadere, nell’ultimo improvviso cambio di direzione. Ogni volta che Musacchio si adegua al suo movimento tenendo corta la distanza (inevitabilmente sempre un passo indietro come ogni difensore che marca a uomo in campo aperto) Icardi si sposta, passandogli due volte dall’interno all’esterno, minacciando prima il secondo palo, poi il primo, poi di nuovo il secondo. Non c’è nessuna differenza per Icardi tra movimento e finta, tra cercare la palla e cercare di ingannare e anticipare il proprio marcatore. Probabilmente Musacchio avrebbe avuto difficoltà a tenerlo anche usando le mani, anche tenendolo per la maglia".
Utile alla squadra: "Nel mese di ottobre si è reso anche utile con i propri compagni. Contro la Lazio si è permesso addirittura due giocate pregevoli in rifinitura, due azioni poco “da Icardi” che ci dicono quanto sia in salute in questo momento. Su un lancio di Skriniar, dopo aver stoppato di petto, Icardi ha girato al volo di sinistro per Perisic alle sue spalle: una palla alta e profonda che tocca terra al limite dell’area e manda il croato al tiro, che presuppone oltre alla tecnica e alla creatività anche una visione di gioco non banale. Prima, con il punteggio ancora sull’1-0, ha riciclato un pallone respinto dalla difesa della Lazio al limite dell’area, e con i 3 centrali difensivi laziali davanti ha temporeggiato per servire in orizzontale l’inserimento esterno di Vecino, che ha tirato addosso a Strakosha. E dopo aver scaricato palla si è inserito in area con un movimento ad arco che lo ha porta dal secondo palo al dischetto del rigore, staccandosi dalla marcatura di Acerbi e portandosi in una posizione perfetta per ricevere l’eventuale palla di ritorno da Vecino".
La cura dei dettagli: "Il talento di Icardi sta nella cura dei dettagli che quasi nessuno guarda e in una ripetitività di determinati gesti che è quasi da tennista (tipo il colpo di testa in anticipo sul secondo palo, o il tiro di collo schiacciato sul primo palo). C’è un rapporto così naturale tra Icardi e la palla, Icardi e gli avversari, Icardi e la porta, che i video dei suoi movimenti in area sono paragonabili ai video di caccia dei grandi predatori. Per questo Icardi è di poche parole quando deve commentare le proprie azioni".
(Ultimo Uomo-AIC)
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