Tutto si può dire, meno che Beppe Marotta in questi 80 giorni non si sia dedicato anima e corpo alla causa Inter. Lo dimostrano i provvedimenti presi nei confronti di Nainggolan e Icardi, la presa di posizione netta presa dopo i gravi torti arbitrali subiti a Firenze, la nuova linea intransigente. Il nuovo motto interista, con il nuovo amministratore delegato area sport, è: situazioni estreme richiedono decisioni estreme. Scrive il Corriere dello Sport:
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"La linea è che situazioni estreme richiedono decisioni estreme, come la fascia tolta a Icardi, entrato in rotta di collisione con lo spogliatoio anche per le esternazioni in tv della moglie-manager. Ovvero quella Wanda che Marotta aveva incontrato insieme alla dirigenza solo poche settimane prima e a cui aveva promesso una nuova proposta di rinnovo. Già, ma il caso-Icardi, nel frattempo, spinge un vecchio amico, subito trasformato in nemico, come Paratici, ad alzare il polverone. Marotta non si tira indietro e riserva lo stesso trattamento a Dybala, sul cui futuro alla Juventus compare qualche dubbio. Ma non finisce qui, perché giusto domenica scorsa l’Inter si vede sottrarre 2 punti con la Fiorentina per un rigore inesistente. E allora l’ad nerazzurro non può che puntare il dito contro Nicchi e Rizzoli, invitati a fare in modo che certe situazioni, utilizzando al meglio il Var, non si verifichino più".
(Fonte: Corriere dello Sport)
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