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Icardi, Juve e arbitri. Un’Inter a tutto Marotta: “L’ad ha inventato un motto per il club”

Marco Macca

Un Marotta attivissimo in questi primi mesi di Inter

Tutto si può dire, meno che Beppe Marotta in questi 80 giorni non si sia dedicato anima e corpo alla causa Inter. Lo dimostrano i provvedimenti presi nei confronti di Nainggolan e Icardi, la presa di posizione netta presa dopo i gravi torti arbitrali subiti a Firenze, la nuova linea intransigente. Il nuovo motto interista, con il nuovo amministratore delegato area sport, è: situazioni estreme richiedono decisioni estreme. Scrive il Corriere dello Sport:

"La linea è che situazioni estreme richiedono decisioni estreme, come la fascia tolta a Icardi, entrato in rotta di collisione con lo spogliatoio anche per le esternazioni in tv della moglie-manager. Ovvero quella Wanda che Marotta aveva incontrato insieme alla dirigenza solo poche settimane prima e a cui aveva promesso una nuova proposta di rinnovo. Già, ma il caso-Icardi, nel frattempo, spinge un vecchio amico, subito trasformato in nemico, come Paratici, ad alzare il polverone. Marotta non si tira indietro e riserva lo stesso trattamento a Dybala, sul cui futuro alla Juventus compare qualche dubbio. Ma non finisce qui, perché giusto domenica scorsa l’Inter si vede sottrarre 2 punti con la Fiorentina per un rigore inesistente. E allora l’ad nerazzurro non può che puntare il dito contro Nicchi e Rizzoli, invitati a fare in modo che certe situazioni, utilizzando al meglio il Var, non si verifichino più".

(Fonte: Corriere dello Sport)