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Icardi: “Lopez? Chiama, gli passiamo i figli: stop. Amo macchine di lusso e orologi. I tatuaggi…”

Famiglia, figli, soldi, auto, gioielli. Mauro Icardi passa agli occhi dell’opinione pubblica come un Bad Boy o presunto tale. In realtà, dall’intervista rilasciata al settimanale SportWeek, il numero 9 nerazzurro mostra un’immagine di se...

Giovanni Montopoli

Famiglia, figli, soldi, auto, gioielli. Mauro Icardi passa agli occhi dell’opinione pubblica come un Bad Boy o presunto tale. In realtà, dall’intervista rilasciata al settimanale SportWeek, il numero 9 nerazzurro mostra un’immagine di se lontana anni luce da quelle che possono definirsi semplicemente chiacchiere. Un padre premuroso, una persona umile, dedito alla famiglia, al lavoro e con qualche sfizio che non esita a togliersi.

FIGLI – “altri? No bastano quattro, sono sufficienti. Non mi manca la spensieratezza, nessuno mi ha obbligato a vivere così. Non mi capita di invidiare nessun compagno. Il tatuaggio con il nome dei figli di Maxi? Sono tre bambini che passano tutto il giorno insieme a me. Io sono responsabile della loro infanzia. Mi chiamano Mauro oppure papà”

MAXI – “nessun rapporto, né io né Wanda. Lui tutti i giorni telefona, noi leggiamo il nome sul display e passiamo il telefono ai ragazzi, fine della relazione”

SPESE – “spendo per macchine e orologi. Ho una Lamborghini, una Rolls Royce e un Hammer color oro, la mia prima auto presa di seconda mano quando non ero ancora professionista. Mi hanno passato il numero di un ragazzo esperto in personalizzazioni: ora faccio sostituire tutti gli interni. Orologi? Due marche su tutti, Hublot e Audemars Piguet”.

FRANCESCA – “Suturare la ferita? A fine parto ho chiesto all’ostetrica se mi faceva tirare un punticino. Anche perché non sono uno che si impressiona facilmente. Ma poi Wanda non mi ha mollato un secondo, voleva che le stessi vicinissimo e non è stato possibile”