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Lunga intervista, del Corriere della Sera, al capitano dell'Inter, Mauro Icardi. Ecco le parole del nerazzurro:" Io centravanti vecchio stampo? Da quando c’è Mancini cerco di uscire un po’ di più dall’area, ma stare lì dentro è la mia più grande qualità. L’anno scorso provavo a venire fuori, quest’anno meno: ci sono Ljajic, Jovetic, Palacio che fanno quel lavoro. Preferisco attaccare la profondità e stare dentro l’area. A chi mi ispiro? Da bambino Batistuta. Poi sono andato a Barcellona e ho amato Eto’o: in area la metteva sempre dentro, di punta, di petto, di testa, come veniva. In Europa devo cambiare modo di giocare? In Europa cambiano i sistemi di gioco, l’intensità è diversa, più alta e preferisco quei ritmi. Certo è più facile giocare a basse velocità. Con i più bravi però è più stimolante. E poi io sono un attaccante puro. Più che lo scontro fisico con il difensore cerco di rubargli il tempo alle spalle. Il furto dell’attimo è la mia dote migliore. Mi piace inserirmi o avere cross? Mi viene naturale colpire di testa, provare ad arrivare primo sul pallone. L’anno scorso mi intendevo bene con Kovacic, giocavo più sul movimento dei difensori e mi infilavo dietro tra le linee. Differenze con Higuain e Dybala? Mi piacerebbe fare più la mezzapunta, come Dybala. Lo guardo quando fa quei movimenti a uscire e gioca dietro il centravanti quando è in campo con Mandzukic o Morata. A Higuain invidio la fortuna di quest’anno e di aver fatto un gol a partita. Però sono un giocatore molto simile a lui, ma a Napoli, giocando da solo in avanti, lui fa più quel lavoro di venire fuori dall’area"
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