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Icardi, tanta voglia di rientrare in campo: nel mirino il gol numero 100 in Serie A e…

Fabio Alampi

Il capitano dell'Inter punta diversi traguardi in vista del finale di stagione

In caso di un ulteriore «forfait» (il terzo consecutivo), così come era accaduto in precedenza contro Spal e Crotone, Icardi sarà sicuramente in campo fra una settimana quando i nerazzurri ospiteranno il Benevento a San Siro. Anche se la tentazione di festeggiare il suo venticinquesimo compleanno (lunedì) con il centesimo gol in Serie A è forte. Non importa se le candeline verranno spente in anticipo domani sera a «Marassi». A maggior ragione se l'argentino dovesse decollare dalla panchina per segnare un gol pesante e fondamentale per la squadra di Spalletti. Maurito non può correre rischi in una fase della stagione così delicata, considerato che il risultato minimo a disposizione dell'Inter è il quarto posto, l'ultimo valido per poter accedere alla Champions League 2018-2019. L'Inter non può fare a meno di Icardi che anche a livello personale ha importanti obiettivi da raggiungere nella sua quinta stagione interista. Dopo essere entrato nella «top ten» dei migliori realizzatori della storia nerazzurra, attualmente ha nel mirino il gol numero 100 in Serie A (11 «griffati» Sampdoria), il suo record di segnature in campionato (24, 2016-2017) e quello assoluto da quando gioca in Italia (27, 2014-2015). Un posto in Champions League, fra l'altro, farebbe molto piacere al bomber argentino, che non ha mai avuto la possibilità di battersi sul palcoscenico più importante da quando veste la maglia nerazzurra. Icardi è davanti a una importante svolta della sua carriera. Il Mondiale in Russia potrebbe rappresentare la sua prima consacrazione dopo un lungo rodaggio che ha fruttato tanti gol, ma nessun riconoscimento concreto. A 25 anni Icardi vuole dimostrare che vale sul mercato davvero 200 milioni di euro, entrando di prepotenza nel Gotha del calcio che conta. Vestendo ancora la maglia dell'Inter? Certo, l'impero Suning non vuole rinunciare al suo Faraone calcistico, ma il timbro della Champions sul suo passaporto è diventato inderogabile. A Madrid (sponda Real) lo aspettano a braccia aperte, anche se la stella di Cristiano Ronaldo sembra ben lontana da un possibile tramonto.

(Corriere dello Sport)