Il futuro di Mauro Icardi rimane ancora tutto da scrivere: messo alla porta dall'Inter, con Juventus e Napoli sulle sue tracce, ma fermamente convinto di rimanere a Milano. Tra tutte queste ipotesi, una svanirà entro mercoledì: il Napoli, infatti, ha dato un ultimatum all'attaccante argentino. Il club del presidente De Laurentiis aspetterà ancora 48 ore, prima di virare definitivamente su Fernando Llorente, con cui c'è già un accordo di massima.
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Icardi, ultimatum del Napoli: De Laurentiis vuole una risposta entro 48 ore. L’Inter…
L'attaccante argentino deve decidere cosa fare del suo futuro
Così scrive il Corriere dello Sport: "Tempo ventiquattro, massimo quarantotto ore, poi verrà scritta la parola fine, calerà il sipario davanti all'area di rigore del Napoli e sapremo, definitivamente, come sarà andato. Si uscirà da questi lunghi, interminabili silenzi, che hanno appesantito l'aria; e si uscirà dal dualismo a distanza - non tecnico, non tattico - tra Maurito Icardi e Fernando Llorente: si entrerà nel vivo, una firma, il contratto, tutto ciò che smette di diventare fiction e si trasforma in realtà e poi si lascerà che il Big Ben suoni alla sua ora. Ma ormai ci siamo, è ancora un battito di ciglia, anche gli ultimatum scadono e diventano buon senso: c'è una finestra, di dimensioni moderate, ch'è rimasta socchiusa, da lì dentro sarà possibile lasciar filtrare un filo di voce - valga per un sì o anche per un no d'Icardi - e altrimenti si procederà secondo promesse fatte in epoca non sospetta e poggiate sul tavolo del mercato".
L'OFFERTA - "E' un'estate torrida, lo è diventata, in cui le gocce di sudore hanno impregnato la fronte di chiunque, perché buttare così 65 milioni di euro sul prato verde e poi prevedere una spesa quinquennale per altri settanta (al lordo) di ingaggio è impresa emotivamente titanica, sa di coraggiosa e anche (lucida) follia: ma adesso, e non ci saranno ulteriori dilazioni, da Milano deve arrivare la risposta, certa e riassuntiva, che lasci scivolare i titoli di coda sulla speranza. Il Napoli se lo è cerchiato nella memoria il suo 26 agosto, la data-simbolo per programmare (eventualmente) il blitz nella Milano da bere tutta da sorso, anche se a caro prezzo: poi c'è stata la necessità di prolungare questo balletto sulla punta sudamericana, ha concesso un adeguato supplemento di riflessione ed ha cominciato a preparare il proprio piano-B".
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