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Una partita per raggiungere la Champions, ma anche per terminare una stagione che, per Mauro Icardi, è stata terribile. L'argentino ha perso la fascia e, molto probabilmente, anche l'Inter e ora gli rimane una sola partita per cercare di regalare una gioia ai tifosi nerazzurri. Di ieri la notizia della sua non convocazione con l'Argentina per la Coppa America, mentre il suo compagno Lautaro ci sarà. Brutto colpo per Icardi che poteva sfruttare la Seleccion per riscattarsi e rivalutarsi.
"Non sarebbe dovuta andare così, non era previsto che andasse così: il 2018-19 nei programmi era l’anno della consacrazione internazionale. Mauro era atteso dal debutto in Champions, competizione che lo avrebbe inserito definitivamente fra i migliori nueve al mondo, ed era considerato pietra angolare della rifondazione della Seleccion dopo il fallimento mondiale. Per un po’ il piano è stato seguito, con i 4 gol nel girone europeo (l’ultimo, non sufficiente, col Psv però lasciava già l’amaro in bocca) e l’inizio del «ciclo Scaloni» da centravanti titolare. I primi problemi sono arrivati proprio dall’Argentina: il caos della finale di Libertadores e lo spostamento di River-Boca a Madrid hanno creato l’opportunità di una prima scelta sbagliata. Quel viaggio lampo per godersi il Superclasico a due giorni dalla gara decisiva in Champions ha fatto registrare i primi malumori (almeno i primi filtrati) fra lo spogliatoio e il suo capitano. Le cose sono peggiorate col rientro dalle vacanze posticipato, la multa, le frasi di Wanda in tivù. E sono deflagrate col caso-fascia e i 53 giorni di esilio. Tornato in campo anche per riguadagnarsi la Coppa America (Scaloni aveva annunciato che «il rendimento» sarebbe stato fondamentale) Icardi ha segnato due gol su rigore che non sono bastati. Scaloni ha chiamato ovviamente Messi (rientrato nel 2019 dopo una pausa di riflessione), ha recuperato Aguero assente in Russia (32 reti col City), ci ha aggiunto Lautaro, Matias Suarez (River) e Paulo Dybala, il nome che in patria hanno definito come più «contestabile» dei 23 perché reduce da una stagione con molta panchina. A Mauro, quindi, resta l’Empoli: se reggerà l’alternanza scientifica proposta da Spalletti tocca a lui giocare da titolare l’ultima. Il 9 si sta caricando con «storie» su Instagram che ricordano la vittoria con la Lazio di 12 mesi fa. L’occasione per riprendersi tutto lo stadio, con un gol decisivo per scacciare gli incubi e riprendersi l’Europa, è ghiotta. Non basterà per la maglia Albiceleste, ma sarebbe una gran zampata d’orgoglio", si legge su La Gazzetta dello Sport.
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