Luciano Spalletti ha perso il fratello Marcello. L'allenatore ha vissuto l'ultima settimana di Inter pensando alla situazione del fratello che poi lo ha lasciato. Ieri si è svolto il funerale di Marcello.
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Ieri l’addio a Marcello Spalletti. In tanti al funerale del fratello del tecnico dell’Inter
Anche il ds dell'Inter Ausilio presente alla commemorazione
"Ha seguito tutta la cerimonia accanto a mamma Ilva, un abbraccio stretto, sofferto, il volto impietrito davanti al feretro dell'unico fratello scomparso a 66 anni. Sono giorni strazianti per Luciano Spalletti, era legatissimo a Marcello più grande di lui di 6 anni, divisi solo dalla fede calcistica, Marcello simpatizzava per la Juve, Luciano per la Fiorentina prima di diventare tifoso di tutte le squadre allenate. Con l'ultima, l'Inter, si è appena tolto la soddisfazione di confermarla ancora in Champions seppur dopo una stagione faticosa, vedi il caso-Icardi, i mugugni dei tifosi, un rendimento altalenante, l'ombra sempre più incombente poi materializzatasi davvero di Antonio Conte. L'addio prematuro di Spalletti alla panchina nerazzurra, nonostante 141 punti in due campionati e gli impegni onorati con Suning, è coinciso - destino cinico e baro - con quello dell'amato fratello le cui condizioni si sono aggravate negli ultimi mesi. L'ormai tecnico dell'Inter però non aveva fatto trapelare nulla, tenendosi il dolore dentro, perché «la squadra viene sempre davanti a tutto». Ma impegni permettendo, appena poteva correva a far visita al fratello in questo pezzo di Toscana tra Empoli, Vinci, Montaione dove portava avanti l'attività all'Avane calcio e gestiva la “Rimessa”, la tenuta di circa 50 ettari di proprietà della famiglia. Era venuto anche venerdì scorso saltando l'allenamento, sapendo e temendo che avrebbe potuto essere l'ultima volta. Così è stato", racconta Tuttosport.
"In tanti ieri hanno voluto esserci per salutare Marcello e abbracciare mamma Ilva, Luciano, la moglie Tamara, i figli. Così tanti che i funerali, inizialmente previsti nella chiesa di San Jacopo di Avane, si svolti in uno spazio pubblico chiamato “La Vela” destinato a ospitare eventi. C’erano il ds dell’Inter Piero Ausilio e una grande rappresentanza dell’Empoli che battendolo domenica scorsa a San Siro Spalletti ha spedito in Serie B. Ma gli amici veri non ti voltano mai le spalle: c’erano il presidente Fabrizio Corsi, il tecnico Andreazzoli, ex giocatori del club azzurro, Di Natale, Galante, Dainelli. Al termine della cerimonia il feretro è stato portato all’interno del vicino campo da gioco per un ultimo saluto mentre i ragazzi della società intonavano “Ricominciamo” di Pappalardo, la canzone preferita di Marcello diventata l’inno dell’Avane che ha scritto: «Come avrebbe voluto lui niente fiori ma un pensiero ai bimbi della Polisportiva». Un momento toccante. Che Luciano ha vissuto accanto alla madre, senza mai lasciarla sola", spiega il quotidiano.
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