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"Il buon Davide (Frattesi) nulla può contro Golia Ronaldo. Quando il portoghese atterrò in quella domenica di luglio, portava nella stiva cinque Palloni d’oro e altrettante Champions. Invece il biondino del Sassuolo è uno che nella vita ha messo in rete, finora, 11 gol in Serie A e basta. Eppure lo vogliono Inter, Roma, Milan e probabilmente altri. Quotazione attuale: 35/40 milioni di euro. E se proviamo a cercare un altro nome davvero in vetrina in questa estate di trattative, si fatica a trovarlo. Quanto varrebbero oggi Del Piero e Totti, Baresi e Maldini, Roberto Baggio e Buffon? Che fine hanno fatto i fiumi di cromosomi capaci di trasportare il sublime talento nelle vene di intere generazioni? Perché siamo diventati così esangui?".
"Nonostante tutto, e persino durante la carestia, Il mercato è un giocattolo, è la proiezione di un futuro che nella maggior parte dei casi non si realizzerà. Il mercato è il divertimento grafico dei nuovi schemi delle squadre, pubblicati da giornali e siti, con gli ipotetici o nuovi arrivi scritti in neretto o tra parentesi. Il mercato è prendere appunti utili, forse, per il Fantacalcio, anche se ormai quasi tutto lo è. Tutto riflette il tempo che viviamo, lo sport è da sempre un’altalena, oggi va molto bene l’atletica e molto male il ciclismo con appena 7 italiani al Tour de France. Ma alle Olimpiadi di Tokyo 2021 avevamo vinto tutto, e quell’anno ci siamo presi pure la finale di Wimbledon e l’Europeo di calcio. Poi i campioni si sono consumati, Ronaldo si è rivelato un mezzo disastro e abbiamo smesso di sognare".
(Repubblica)
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