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Il Barça saluta Thiago Silva? In Spagna 5 mld di debiti e le banche…

Alessandro De Felice

Andrea Nicastro, firma autorevole de “Il Corriere della Sera“, li chiama “paradossi del mercato” quelli che si stanno abbattendo sulle squadre spagnole, in primis il Barcellona: “La buona notizia (per i milanisti) è...

Andrea Nicastro, firma autorevole de "Il Corriere della Sera", li chiama "paradossi del mercato" quelli che si stanno abbattendo sulle squadre spagnole, in primis il Barcellona: "La buona notizia (per i milanisti) è che quasi sicuramente Rosell non avrà la disponibilità economica per comprare Thiago Silva, le banche finanziatrici hanno detto no, il fido milionario della squdra non sarà per nessun motivo incrementato di un centesimo. La cattiva notizia è che gli stipendi d'oro dei vari Messi, Cristiano Ronaldo, Mourinho saranno pagati dai contribuenti dell' Eurozona. Il debito del calcio spagnolo si aggira sui 5 MILIARDI, un mezzo punto del deficit nazionale, per andare in pari bisognerebbe dimezzare il monte ingaggi del Real, oppure liquidare i calciatori di un terzo della Liga; solo di tasse arretrate e oneri sociali il futbol deve un miliardo al regno di Spagna ma dal prossimo anno il 35% dei diritti tv andrà a garanzia degli arretrati. Insomma è finita la pacchia, per mettersi in regola con il Fisco, Real e Barça hanno tempo fino al 2020, cominciando a pagare tra due anni. I restanti 4 miliardi costituiscono un favore che le banche spagnole hanno concesso alle loro squadre. Real e Barcellona a differenza del Valencia sono le più indebitate ma anche le più solventi grazie a fatturati in crescita e a entrate appena inferiori al debito, il Valencia invece ha un debito di 380 mln e entrate per soli 120. Per fare un esempio la campagna acquisti del Real- vedi Kakà e Ronaldo - è stata finanziata con l' aiuto delle banche, lo stesso il Valencia che è riuscito ad evitare il fallimento con un maxi prestito bancario. Lo stato spagnolo ci mise una pezza, ora toccherà all' Europa".