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Il Cagliari lancia la bomba: «Campionato sub iudice. Classifica da bloccare»

La classifica dell’ultimo campionato di serie A è «da considerarsi sub judice».Dunque, almeno per il momento, «non ha efficacia». La bomba che si attendeva è arrivata. A lanciarla è il Cagliari, appena retrocesso in B, che dopo le...

Lorenzo Roca

La classifica dell’ultimo campionato di serie A è «da considerarsi sub judice».Dunque, almeno per il momento, «non ha efficacia». La bomba che si attendeva è arrivata. A lanciarla è il Cagliari, appena retrocesso in B, che dopo le richieste di rinvio a giudizio della procura di Cremona mette sostanzialmente in mora Federcalcio, Coni e procura federale, chiedendo di congelare la graduatoria dello scorso campionato di A e di fatto diffidando il calcio italiano dal compilare i calendari per il campionato che partirà il 22 agosto. Anche senza essere mai citato direttamente, il caso riguarda l’Atalanta e il suo ex allenatore, Stefano Colantuono. Secondo il procuratore Roberto di Martino, Colantuono ha partecipato alla frode di Crotone-Atalanta, gara del 2011 appattata secondo l’accusa da Cristiano Doni, che in un messaggio scriveva a un compagno: «Il mister lo sa». Sulla carta, quindi, oltre aColantuonorischierebbel’Atatalanta che, perla responsabilitàoggettiva, potrebbeavere una penalizzazione che, per essere afflittiva, andrebbeapplicata alla classifica della scorsa stagione. Modificando l’esito del campionato. È su questo, evidentemente, che punta il Cagliari per cui ci sono infatti «fondate e rilevanti ragioni per revocare» o mettere «in dubbio la regolarità del campionato a cui la scrivente ha preso parte. Per questo il Cagliari ritiene l’esito dello scorso campionato (con i sardi retrocessi con 34 punti, tre in memo dell’Atalanta) «sub judice, sino al pronunciamento degli instaurandi giudizi avanti gli organi giudiziali sportivi».