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L'edizione odierna della Gazzetta dello Sport spiega come Stefano Pioli si sia già trovato, in passato, a gestire situazioni complicate come quella che vive attualmente l'Inter.
Di situazioni come questa, Pioli ne ha vissute un paio tra Bologna e Lazio riuscendo alla fine a ottenere ottimi risultati. Quando nell’ottobre del 2011 subentrò a Pierpaolo Bisoli a Bologna (4 sconfitte e un pareggio), gli emiliani erano penultimi con un punto. La svolta di Pioli fu netta: tre vittorie nelle successive quattro gare con l’unica sconfitta casalinga contro la Lazio. La scalata fu lenta, ma continua, con due strisce di 7 risultati utili consecutivi prima tra gennaio e febbraio e poi tra aprile e maggio. Il Bologna chiuse a +15 dalla retrocessione, a 5 punti dalla Roma e a 7 dall’Inter. L’avvio con la Lazio non fu certo più felice. Claudio Lotito gli affidò la squadra subito, fin dall’estate del 2014. Inizio pessimo con tre sconfitte in quattro partite, poi via a sgasare verso la Champions. Quattro vittorie consecutive tra settembre e ottobre, poi altre otto tra febbraio e aprile. E una continuità che alla fine avrebbe portato la Lazio al terzo posto.
Adesso il calendario non è amico di Pioli. In campionato lo attendono Milan, Fiorentina e Napoli, a pettine si inserisce la trasferta di Be’er Sheva contro l’Hapoel. Non è che dopo si appiattisca: Sparta Praga al Meazza (nella speranza che sia ancora decisiva), Genoa, Sassuolo e Lazio. Non c’è tempo per rifiatare, bisogna solo lavorare. Non c’è tempo per pensare, bisogna solo agire.
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