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Il derby è la partita di Prisco. Quella volta che l’Avvocato…

Eva A. Provenzano

Quelli come lui mancano sempre. Mancano agli interisti, mancano agli avversari, mancano a Milano, mancano a quelli che hanno fatto dell’ironia uno stile di vita. Per Peppino Prisco il derby era una partita magica. La sentiva sulla pelle,...

Quelli come lui mancano sempre. Mancano agli interisti, mancano agli avversari, mancano a Milano, mancano a quelli che hanno fatto dell'ironia uno stile di vita. Per Peppino Prisco il derby era una partita magica. La sentiva sulla pelle, nelle ossa. Lui che ha "sempre servito l'Inter". Il Corriere dello Sport lo ha ricordato stamattina con un episodio. Era il 14 marzo del 1999, la partita era finita due a due, l'avvocato uscì con una faccia spiritata dallo spogliatoio del Milan: lo aveva trascinato dentro Berlusconi e lui era voluto andare via subito. "Devo andare, devo andare", disse. "Dove?", gli chiesero. "A confessarmi", fu la sua risposta. Inimitabile Peppino