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Il d.s. Sogliano racconta che Palermo incontreremo

Il direttore sportivo del Palermo Sean Sogliano intervistato da “La Repubblica” (edizione Palermo). Periodo particolare per il club rosanero nell’ultimo mese. “Trovare questo periodo particolare? Francamente non me lo...

Alessandro De Felice

Il direttore sportivo del Palermo Sean Sogliano intervistato da "La Repubblica" (edizione Palermo). Periodo particolare per il club rosanero nell'ultimo mese."Trovare questo periodo particolare? Francamente non me lo aspettavo. A Palermo un certo movimento c'è sempre stato, ma quando vivi le cose da lontano non riesci a capirle fino in fondo. Quando ti trovi dentro è tutto diverso. A Palermo c'era una situazione particolare e bisognava ripartire. Questo è quello che stiamo cercando di fare. A volte c'è la tendenza a dimenticare anche quanto di buono si è fatto, ma questa è la parte più difficile di quando si decide di ripartire.Giocatori che si potevano trattenere? Questo è un argomento sul qual mi sono imposto di non parlare più. Il passato è ormai alle spalle e dobbiamo concentrarci sui giocatori che abbiamo. Non sono delle seconde scelte. E' tutta gente sulla quale ripartiamo".

Sean Sogliano parla di Devis Mangia, nuvo tecnico rosanero. "Lui si gioca l'occasione della vita. Mi ha fatto molto piacere il modo come si è presentato in conferenza stampa e nei primi allenamenti. Non era facile eppure lui era molto determinato. Quando gli abbiamo comunicato che avrebbe guidato la prima squadra quelli più nervosi eravamo noi. Lui era tranquillissimo.Rossi? Era la soluzione ottimale. Quando lui ha detto no, non abbiamo pensato di prendere un allenatore giusto per prenderlo. Abbiamo avuto l'idea di affidare tutto a Mangia e portiamo avanti. Il mio augurio - dice il dirigente rosanero - è quello di non dovere telefonare a Rossi. Significherebbe che Devis ha fatto bene e che ha stupito tutti. Mangia è un computer. Uno che ha programmato tutti gli allenamenti sino alla sosta di Natale. Uno che fa allenare la squadra per trasmettere concetti non per fare dei giretti di campo. L'allenatore deve dare dei concetti e Mangia ha le idee chiare. Abbiamo voluto gente che sposasse la nostra causa. Io credo che nel calcio le motivazioni siano tutto ed è per questo che abbiamo voluto gente che fosse determinata”.