C’è stata una prima alla Scalagiovedì scorso e ci sarà una prima alla Scalada seguire domani. Da una parte la lirica, nell’altra pallone, comunque a Milano. L’Andrea Chénier di Umberto Giordano è per i più quello che rappresenta il Pordenone di Mauro Lovisa per il direttore sportivo nerazzurro Ausilio, e non solo per lui in Italia. L’una è definita l’opera dei tenori, come quelli che nel Pordenone di Leonardo Colucci non devono steccare. Tutte e due sono trasmesse in diretta Rai, come a dire già questo è un sigillo da ceralacca con stemma araldico.
ultimora
Il Gazzettino Pordenone – Tim Cup, con l’Inter come una prima alla Scala
Domani grande notte neroverde in Tim Cup con l’Inter
L’opera parte dalla vigilia della rivoluzione francese, la partita è in grado di segnare una tappa memorabile nel fermento neroverde. Al soprano è demandato cantare la “joie de vivre” della protagonista, quella gaiezza di esistere in quell’evento che tutto il seguito neroverde (con strascico in città e non solo) accumula da settimane. Secondo Il Gazzettino di Pordenone pure per la prima alla Scalaè abitudine meneghina allestire vetrine a tema. Basta un giretto alla Rinascentein piazza Duomo per avere uno dei tanti esempi del capoluogo lombardo. Non sarebbe male che pure in riva al Noncelloin questi storici giorni persino le vetrine, che attirano concentrazione per lo shopping natalizio, richiamassero l’evento sportivo milanese con tutti i suoi colori. È un segno a distanza di “collegamento” con il prestigioso palcoscenico. Sarebbe un’ulteriore vicinanza a una realtà che esporta il nome della città naoniana nelle migliori ribalte sportive d’ Italia. Carpe diem.
(Fonte: Roberto Vincenzotto, Il Gazzettino Pordenone 11/12/17)
© RIPRODUZIONE RISERVATA