Dal quotidiano il Giornale, il punto sulla brutta sconfitta dell'Inter per opera del Sassuolo che complica di fatto l'accesso alla prossima edizione della Champions League: "Altro che vittoria facile, altro che goleada. Spalletti alla vigilia si era infuriato solo a sentire discorsi del genere. E aveva dannatamente ragione. L’Inter prende un’imbarcata delle sue, perde in casa contro il Sassuolo e rischia di salutare la Champions League con una giornata di anticipo: alla Lazio basta vincere oggi contro il Crotone per garantirsi già l’Europa che conta, rendendo inutile lo scontro diretto di domenica prossima. Una sbandata clamorosa dell’Inter, in pieno stile Inter, che dimostra come i discorsi e le parole nel calcio non contino nulla. Le partite vanno giocate e i proclami non fanno mai bene. Anche se la partita di San Siro è stata decisa dalla casualità imponderabile del dio pallone, la banda Spalletti, pur dominando per larghissimi tratti, ha dimostrato di non essere all’altezza. Perché c’erano tutte le circostanze favorevoli per fare quello che serviva, vincere, e se non ce l’ha fatta in casa, con quasi 70 mila tifosi che spingono, contro una squadra già salva, allora manca qualcosa di strutturale.
FC Inter 1908
I migliori video scelti dal nostro canale
ultimora
il Giornale – Altro che vittoria facile, l’Inter prende un’imbarcata: persa occasione d’oro
Che errori di Icardi, si salva soltanto Rafinha. Se la Lazio vince oggi, Spalletti in Europa league
E le colpe, alla fine, sono anche del tecnico e dei cambi che non incidono, vedi Candreva-Karamoh. In avvio non rischia l’acciaccato Miranda e conferma Ranocchia al centro della difesa mentre in mezzo rilancia dal primo minuto Vecino in coppia con Brozovic, vista l’assenza di Gagliardini. Davanti c’è il trio Perisic-Rafinha-Candreva in appoggio a Icardi. Finisce tra i fischi misti agli applausi", alla fine "l’Inter perde la partita e un’occasione d’oro. Se la Lazio fa il suo dovere, ancora una volta la Champions League per i nerazzurri rimarrà solo un sogno".
(Fonte: Matteo Basile, il Giornale 13/5/18)
© RIPRODUZIONE RISERVATA