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L'edizione odierna de Il Giornale "serve il conto" a Spalletti e all'Inter, sconfitti all'Allianz Stadium dopo una partita ben giocata fino al momento del gol di Mandzukic: "La Juventus ha chiuso il mese nero di Spalletti. Dal pareggio con il Barcellona alla sconfitta dell’Allianz Stadium, in trentuno giorni solo una vittoria in sei partite, contro il Frosinone. Fa specie che, tolto il tonfo di Bergamo contro l’Atalanta, il risultato non sia arrivato nonostante prestazioni considerate buone come quelle contro il Tottenham, la Roma e appunto la Signora. Adesso l’Inter rischia di compromettere la sua stagione a Natale", analizza il quotidiano che mette in evidenza come anche in Champions il destino non dipenda totalmente dai nerazzurri che, in caso di vittoria del Tottenham contro il Barcellona, sarebbero retrocessi in Europa League.
INFORTUNATI - Contro il PSV non ci sarà Nainggolan mentre è in dubbio Vecino, tenuto a riposo contro la Juve per un problema muscolare. "A Wembley come a Torino è mancato il coraggio quando è stato il momento di lasciare il segno. E in questo le scelte di Spalletti hanno avuto il loro peso specifico. Il bistrattato cambio Politano-Borja Valero poteva avere la sua logica, considerata la mancanza di qualità denotata dal centrocampo nerazzurro al cospetto di quello bianconero. Ma quella mossa è come se avesse mandato in corto circuito la squadra, tralasciando che il gol di Mandzukic nasce proprio in quella zona di campo e da un movimento difensivo errato", scrive il quotidiano.
PSV E PROGETTO - L'Inter ora deve pensare a vincere contro il PSV e sperare in un risultato positivo da Barcellona, una partita quella di Milano che "potrebbe indirizzare anche le riflessioni sul progetto. A trecentosessanta gradi. Perché ci si aspetta una risposta da Ivan Perisic, finora la controfigura del giocatore conosciuto. Non segna dal primo di settembre, soprattutto sembra essere rimasto in Russia, al Mondiale, oppure ha la testa nel suo sogno ribadito nei giorni scorsi: «Voglio giocare in Premier League. Spero che i tifosi nerazzurri capiscano». Più facile comprenderlo se intanto non facesse mancare il suo apporto fondamentale. Un lusso che i nerazzurri non possono permettersi. Va bene rifiutare l’etichetta di anti-Juve anche con i fatti, il meno quattordici, ma adesso c’è pure il rischio di ritrovarsi questa sera il Milan a un punto. E se dovesse finire male la Champions, all’Inter i processi sarebbero inevitabili", chiosa il Giornale.
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