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Tiene banco la questione stadio in casa rossonera. Il dietrofront operato da Silvio Berlusconi, il rifiuto di costruire la nuova casa rossonera al Portello, ha letteralmente spiazzato Barbara Berlusconi che aveva legato il suo nome al progetto. E adesso? Adesso intanto è arrivato l’appoggio da parte dello staff dell’amministratore delegato (Barbara Berlusconi) che ha platealmente sposato la causa patena in modo da metter a tacere le voci, rimarrà comunque da trovare una soluzione al problema. Questo quanto appare oggi su Il Giornale in edicola: “E adesso come si scioglierà il nodo dello stadio del Milan al Portello? La risposta, nelle pieghe di un silenzio assordante delle parti interessate, è scontata: con una transazione per evitare che la parola fine sia dichiarata da un tribunale civile dopo un contenzioso della durata di dieci anni (2-3 milioni di penale la soluzione più accreditata). Nel frattempo lo staff di Barbara Berlusconi, che ha legato il proprio nome al progetto e all'iniziativa, ha fatto sapere di «rispettare profondamente» la decisione annunciata dal presidente Silvio Berlusconi il quale ha decretato il ritorno del Milan a San Siro. «Rispetto profondo perché si tratta di una questione che ha a che vedere con l'affetto per un impianto frequentato da ragazzo e con i magnifici ricordi dei trionfi vissuti dai colori rossoneri in quello stadio», la spiegazione completa che spazza via ogni interpretazione malevola”.
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