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Il Giornale racconta del caos derivato dal libro di Icardi come di una cosa "imbarazzante, gestita alla rincorsa di un caso che si sarebbe potuto evitare con un semplice acquisto in libreria o se non altro mandando qualcuno alla conferenza stampa di giovedì in cui è stato lanciato il libro incriminato. Sembra strano infatti che le pagine un po’ scomposte dettate da Icardi all’estensore dell’autobiografia siano sfuggite ai più, in un mondo del calcio in cui anche per intervistare un panchinaro bisogna chiedere permessi in triplice copia finendo poi per essere circondati dai garanti del politically correct societario perché non sfuggano frasi oltre a «sono a disposizione del mister»".
Il noto quotidiano discolpa Ausilio: “E’ un fenomenale uomo di mercato, sarebbe il caso che qualcuno si occupasse in maniera più presente della comunicazione (e di leggere i libri in anteprima), lasciando al ds i compiti che svolge egregiamente” e riprende le parole di Zanetti: “I tifosi sono importanti”, ma nota a margine del giornale: “Bisogna capire quali sono i tifosi importanti, se quelli che hanno applaudito nonostante tutto o quelli che espongono striscioni sotto casa di un giocatore”.
Insomma, quello che viene descritto è un ambiente nel caos e un po' indietro rispetto a quanto ci si aspettava con l'arrivo dei soldi di Suning. Critiche per il presidente Thohir, troppo distante dalle cose pratiche: "Non va più oltre a qualche foto sorridente di rito, pensando al prossimo ripiegamento verso Giacarta. E qui a Milano dunque l’organizzazione scricchiola", si legge nello stesso articolo.
Non c'è a Milano qualcuno a cui Suning abbia affidato pieni poteri: "O meglio: ci sarebbe in realtà un consigliere, uno che avrebbe l’esperienza necessaria per dare qualche dritta a un 23enne un po’ irrequieto. Chissà che quanto è successo non ne acceleri il rientro”. E qua il riferimento sembra essere all'ex presidente Moratti che però ieri si è defilato: "In questo caos non entro".
(Fonte: Il Giornale, 18/10/2016)
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