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Contro la Juve, l'Inter ha dato risposte importanti. I nerazzurri hanno giocato un ottimo primo tempo e l'unico vero rimpianto è non aver chiuso prima la gara. Il Giornale ha analizzato la gara contro i bianconeri parlando anche del futuro di Luciano Spalletti: "Guardando al futuro, perché la squadra che per un'ora ha dominato la Juventus campione d'Italia, anche se in versione accademia, alimentando di conseguenza riflessioni sulla guida tecnica della prossima stagione. Per sessanta minuti si è vista la squadra che era stata progettata in estate. Perché Nainggolan ha fatto quello per cui era stato inseguito due anni: ribaltare con i suoi strappi le azioni e trascinare. Dietro il muro De Vrij-Skriniar. In mezzo il fosforo di Brozovic, davanti i guizzi di Perisic e Politano. È mancata la qualità, ma questo lo si sapeva dall'estate scorsa, quando la società ha provato davvero a prendere Modric. Quella che si dovrà aggiungere ora. In una stagione tormentata dai casi Perisic, Nainggolan e dell'ex capitano, Spalletti ha praticamente ancorato nel porto Champions una nave che ha rischiato più volte di affondare. Di questo va dato atto all'allenatore di Certaldo, che di contro nell'ultima mezz'ora ha preferito fare di calcolo, piuttosto che cercare di vincere come dimostrano i cambi. Uomo di pallone, ma anche di mondo. Questo è il punto, la terra di mezzo in cui il derby d'Italia può aver trascinato Zhang, Marotta e la dirigenza. Cambiare può avere le sue ragioni. Ma la squadra vista giocare senza paura contro la Juventus, può avere un futuro. E la mano di Spalletti si è vista, innegabile. Cambiare ha un senso. Ma solo se arriva uno migliore".
(Il Giornale)
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