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IL GIORNALE – JUVE-INTER NON E’ PIU’ LA STESSA. ECCO QUANDO I BILANCI FANNO LA DIFFERENZA

Il quotidiano il Giornale analizza in maniera approfondita la sfida di questa sera tra Juventus e Inter. Non lo fa prettamente dal punto di vista sportivo ma fa un paragone economico e di ricavi che, in questi anni ha segnato un solco importanti...

Francesco Parrone

Il quotidiano il Giornale analizza in maniera approfondita la sfida di questa sera tra Juventus e Inter. Non lo fa prettamente dal punto di vista sportivo ma fa un paragone economico e di ricavi che, in questi anni ha segnato un solco importanti fra le due società: "Juventus-Internazionale, 20,45, una per restare su, l’altra per rialzarsi, detta anche il derby d’Italia ma in Corso Vittorio Emanuele non sono più tutti così d’accordo sull’etichetta. Quelli sono stati in serie B, il derby d’Italia eventualmente è fra l’Inter e la Primavera dell’Inter. Cent’anni e spazzola di gomitate nello stomaco, dita negli occhi, dispetti e fregature, un avvocato con la cravatta sopra il pullover, l’altro fedele solo alla sua faziosità.

Oggi nessuno ha il coraggio di dire ciò che pensa, ammesso che lo pensi. Ma perché Mancini non dice apertamente: andiamo a Torino per picchiargliene dentro quattro. In fondo non è soltanto Juve-Inter, è due mondi talmente simili da finire contrapposti, e se vuoi scalare il potere devi tirare giù il satrapo. Mancini si è limitato a dire che la Juventus è la squadra più forte d’Italia e che a Torino non sarà una partita facile. 

 Ma la differenza la fanno bilanci e ricavi, l’Inter è stata davanti alla Juve solo nei due anni attorno al treble di Madrid, poi un crollo inesorabile. Nella sua recente visita Erick Thohir però era ottimista, i ricavi sono in crescita del 10 per cento rispetto alla stagione scorsa, 180 milioni ma la Juve ha chiuso la scorsa stagione a 348 milioni.

Se lo stadio è stato il volano della scalata Juve che arrivava dalla stagione in serie B, la generosità di Massimo Moratti è stata l’inizio della calata interista, detto con tutto il rispetto. Quando, dopo il Treble, c’era la fila fuori dal suo ufficio per far sapere che avevano mercato ma per amore dell’Inter sarebbero rimasti, quindi occorreva un ritocchino all’ingaggio. Il bilancio della Beneamata aveva raggiunto -87 milioni, inferiore solo ai -140 della stagione scorsa con tutti i tribulamenti del management nerazzurro sul fair play finanziario. La Juve era a -95, poi è arrivato lo Stadium e siamo ai +2 della scorsa stagione, in Corso Galileo Ferraris al 32 non sanno neppure cosa sia il fpf".

(Fonte: Claudio De Carli, ilGiornale 28/02/16)