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Nell'edizione odierna IlGiornale, fa il punto di casa Inter e commenta la visita di Ronaldo e Mourinho in uno dei momenti più delicati della stagione: "Un tuffo nel passato da brividi per l’Inter. Peccato che arrivi nel momento più difficile della stagione nerazzurra. La crisi dichiarata, i nervi tesi. E quei due, Ronaldo e JosèMourinho, che stasera la guarderanno dall’alto, dalla tribuna. Aggiungendo pressione a pressione. Perché per dirla con Roberto Mancini contro la Sampdoria «è una partita delicata come sarebbe quella con la Primavera in un momento così». Il Mancio sul successore che lo ha oscurato con il Triplete nella storia del club abbozza: «Tutti possono venire a vedere la partita. E Moratti può invitare chi vuole, è un azionista». Impossibile chiedere di più a Mancini. Detto che gli onori di casa sono un’altra cosa, i giornali d’Oltremanica non hanno esitato a fare due più due ipotizzando un clamoroso ritorno dello Special One a Milano se il ManchesterUnited non dovesse muoversi in fretta.
Solito umorismo inglese, spento sul nascere da Mourinho ma, la presenza resta ingombrante con l’allenatore portoghese in giro per l’Europa a studiare i pezzi per costruire i suoi Red Devils: nella tappa milanese osserverà Miranda e Icardi. Già, l’argentino anche lui per una notte alle prese con un «nove» pesante del passato nerazzurro. Quel Ronaldo che torna nel pieno di una stagione contraddittoria del capitano argentino. Tre gol nelle otto partite del 2016, firmando sette dei nove punti dell’Inter. Insomma, anche Maurito ha vissuto momenti migliori come il Mancio. A risollevarli ci pensa Erick Thohir ieri a Londra, ma stasera ci sarà anche lui in tribuna a San Siro.
Quindi sotto con la squadra degli ex (ben sei tra i blucerchiati, tre nell’Inter) che non vince da vent’anni a San Siro, da quel famoso 3-4 proprio con i gol di Mancini e Montella, ora avversari in panchina. L’aeroplanino si lamenta del suo attacco, ma i nerazzurri stanno peggio con nove gol in nove partite. E le reti latitano pure nella partitella della rifinitura".
(Fonte: Davide Pisoni, ilGiornale 20/02/16)
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