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Il Giornale – Mancini sceglie il british style. La perfezione è una chimera, servirà …

Eva A. Provenzano

L’aplomb, la tranquillità con cui parla, la serenità che – nonostante tutto – cerca di trasmettere. Lo chiamano Sir Mancini, lo fa Il Giornale in edicola oggi riprendendo le parole che ieri ha pronunciato in conferenza stampa....

L'aplomb, la tranquillità con cui parla, la serenità che - nonostante tutto - cerca di trasmettere. Lo chiamano Sir Mancini, lo fa Il Giornale in edicola oggi riprendendo le parole che ieri ha pronunciato in conferenza stampa. E ha parlato di terzo posto ancora raggiungibile e pure della possibilità ancora viva di poter passare il turno con il Wolfsburg. Se è un'illusione o se può esserci un fondo di verità si scoprirà già nelle prossime ore quando al Meazza, intanto, arriverà il Cesena. 

"Lui sa come si fa e soprattutto sa che si può. Perché c’è riuscito e lo ha ricordato. Era sulla panchina del City quando recuperò al Manchester United otto punti in sei gare (ora il terzo posto è lontano dieci lunghezze con dodici partite da giocare). Tempi in cui l’Inghilterra era ai piedi del tecnico di Jesi. E così il «goodmorning» regalato ieri da Mancini sarebbe da tradurre,non fedelmente, in “è un altro giorno”. Forse non è un caso che nel momento più difficile dal suo ritorno all’Inter, il Mancio scelga il british style per risollevare la squadra. E allora niente ritiro pre-partita, un modo per alleggerire lapressione. Serata libera per i giocatori e questa mattina tutti alla Pinetina", scrive il quotidiano. 

L'Inter che "si complica la vita da sola" affronta una settimana complicata, poi ancora altre tre partite prima del derby e sarà decisivo arrivarci attaccati alla zona Europa. "Per ora la perfezione è una chimera, questione di equilibrio e di mentalità come quell’insistere nell’impostare l’azione da dietro nonostante le difficoltà degli interpreti. A cui si potrà porre rimedio solo in estate nella seconda parte della rivoluzione manciniana, iniziata nel mercato invernale. Ritocchi sensibili, in tutti i reparti e soprattutto all’insegna dell’esperienza, le indicazioni di sir Mancini. Che è convinto (o rassegnato?) che la miglior difesa sia l'attacco", si legge nello stesso articolo