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Il Giornale – Reality Inter: Pioli contrariato, Marcelino in pole. Kia via la maschera

Il quotidiano analizza il ruolo del procuratore nelle decisioni della società nerazzurra

Sabine Bertagna

Il Giornale paragona la scelta dell'allenatore in casa Inter ad un vero e proprio reality. "La scelta del nuovo allenatore dell’Inter è al passo decisivo dopo un venerdì che più surreale non si poteva e si è protratta prima con una scrematura che ha ridotto a due nomi la scelta, vale a dire Stefano Pioli e Marcelino; e poi con lo spagnolo che ha messo la freccia del sorpasso nelle due riunioni tenutesi ieri in tarda serata. Un testa a testa che pare indirizzato con un Pioli contrariato per la piega presa ed un Marcelino che potrebbe essere quindi in panchina nel derby del prossimo 20 novembre".

Il grande annuncio - "La giornata di oggi con ogni probabilità sarà quella che scioglierà gli ultimi dubbi. La sala

riunioni prenotata fino a stasera all’Hotel Gallia conferma. Pioli o Marcelino sono stati i primi due allenatori sbarcati in città e i primi consultati. Involontari protagonisti di qualcosa che per semplificare può essere

rappresentata come una sorta di resa dei conti. Perché i loro profili rappresentano due posizioni opposte all’interno della società: l’opzione italiana del ds Ausilio e del dg Gardini da una parte e dall’altra quella

internazionale del consulente di Suning, Kia Joorabchian. Che collaboratore oscuro dei cinesi non lo è più. Ieri ha gettato la maschera, ha svelato il suo ruolo tutt’altro che marginale nell’Inter. Di fatto ha occupato una sorta di vuoto di potere che si è creato all’apparenza nel club nerazzurro".

Azzardo Kia - "Il procuratore anglo-iraniano è una presenza significativa che deve far riflettere. Perché un conto è portare Guus Hiddink, un nome internazionale che risponderebbe all’identikit ideale cinesi. Un altro è far sedere in panchina Marcelino, l’ex allenatore del Villarreal, allenatore più o meno sconosciuto che arriva all’Inter per consacrarsi. Una panchina usata come una vetrina, volendo semplificare. Ma soprattutto al centro di tutto resta Joorabchian che nell’organigramma dell’Inter non ricopre nessuna carica: finirebbe per essere l’uomo esterno, un procuratore, che di fatto prende una decisione tanto delicata. Questo il messaggio in sintesi, anche se è l’uomo di fiducia sul fronte calcistico della proprietà, di quel Suning che in questo modo metterebbe all’angolo l’attuale dirigenza sportiva del club".

(Il Giornale)

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