Il Giornale dedica oggi un ampio pezzo a Simone Inzaghi, prossimo avversario dell'Inter di Pioli nel turno infrasettimanale precedente al Natale. Di Inzaghi ricorda i "giorni della rabbia" e le critiche che gli aveva riservato la curva: "Scuse per ora non ne sono arrivate. Scuse a Simone Inzaghi, che appena cinque mesi fa veniva così apostrofato in un comunicato della curva laziale: «Piccolo uomo che, da professionista quale dice di essere, si sarebbe dovuto sottrarre al balletto delle panchine tra Lazio e Salernitana in attesa di sapere se ereditare quella più importante. L’uomo di Lotito dimostri agli altri quel che vale, a noi lo ha già dimostrato e vale veramente poco». Erano i giorni della rabbia: Bielsa aveva appena fatto dietrofront stracciando un contratto firmato e la Lazio, a poche ore dalla partenza per il ritiro, si era ritrovata senza allenatore. Il «Loco» aveva rinfacciato al presidente di non voler rinforzare la squadra come promesso e molti tifosi biancocelesti, delusi dalla mancanza di ambizioni del club, si identificavano in quel rifiuto facendone un’icona dell’antilotitismo. A quel punto Lotito ha capito che non sarebbe bastato un Prandelli a placare il malcontento e quindi tanto valeva essere impopolari: squadra a Inzaghi (che comunque l’aveva ben condotta nel finale di stagione viaggiando a 1,71 punti di media contro l’1,35 di Pioli) e solito mercato «moralizzato», finanziato dalla cessione di Candreva".
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Il Giornale – S. Inzaghi premiato dall’esonero di Pioli e dal ripensamento di Bielsa: ora…
Simone Inzaghi ha beneficiato dell'esonero di Pioli e del ripensamento di Bielsa
Premiato dalla pazienza - "La pazienza del mite Simone, invece, dopo 17 anni vissuti nel segno dell’aquila viene premiata da altri due incastri fortunati: prima l’esonero di Pioli e poi il ripensamento di Bielsa. Oggi la Lazio ha solo un punto in meno di quella che vinse lo scudetto e 11 in più dell’anno scorso, nessuno è riuscito a migliorarsi così tanto. Dopo il ko nel derby Inzaghino si è rialzato e può finalmente concedersi un po’ d’orgoglio: «A giugno mi diede fastidio sentir parlare di sogno Sampaoli o sogno Bielsa, non so quanto avrebbero guadagnato più di me (circa due milioni, ndr) ma la riconferma me l’ero meritata sul campo». E chissà che a fine anno, se tutto andrà bene, non arrivino anche le scuse degli ultras di poca fede..."
(Il Giornale)
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