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Dalle pagine de Ma, Riccardo Signori analizza Napoli-Inter con le sue pagelle: "Meritano il posto dove stanno: prima e seconda. L’Inter ha lucidato i suoi argenti, il Napoli ha sofferto più del solito nel proporre il gioco che fa calcio spot (copyright Spalletti). Bella e attenta la difesa nerazzurra, mai domo il Napoli nel riproporre la sua voglia di gol. Finalmente una partita da serie A di valore".
8,5 Handanovic maestro del brivido. Comunque lo guardi, non ti fa mancare l’emozione. Nel primo tempo ha salvato due palloni che valevano il gol. Nella ripresa ha chiuso la saracinesca. Mani e piedi d’oro nei casi specifici. Un po’ troppo flemmatico nelle rimesse e nel palleggio in area: così lascia a cuore in gola chi guarda e chi aspetta il pallone. 7 Reina vede Handanovic e copia: nel senso positivo del termine. Mette al riparo la squadra dai pericoli interisti. Rischia davanti a una giocata Icardi-Vecino. Poi non rischia più.
7 al calcio pressing del Napoli. Sempre un bel vedere, una miscela di rapidità e precisione nel passaggio. Vale lo spettacolo anche se, magari, non porta frutti concreti.
8 al duello Candreva-Insigne: padroni di fasce opposte. A modo loro fanno vedere il bello del calcio. L’Interista guizzante e scatenato, benché un po’ troppo alterno. Il napoletano piacevole nel cercar soluzioni: magari a giri bassi rispetto al solito, forse frenato dal malanno che l’ha tenuto in dubbio fino all’ultimo. Si è mangiato un gol nel primo tempo. Da entrambi calcio di seta fine.
7,5 alla difesa dell’Inter non cigola: compattezza che fa bel calcio. Il gioco fisico mette pressione sugli attaccanti avversari. Avrà anche qualche colpo di fortuna, ma almeno mostra di meritarselo.
5 a Icardi Sperduto nella città delle meraviglie calcistiche nazionali. Peccato, perché da quelle parti lo avrebbero voluto al centro dell’attacco. Non mostra di valere l’apprezzamento:il Napoli addormenta solo lui. Ci prova con qualche assist, rincorre palloni ma la vita è dura. Altro che derby. 5 Mertens le prova tutte. Mitragliatore inceppato, talvolta mira non perfetta. Si mangia il primo gol facendosi incantare da Handanovic e, chissà mai, che non sia stata la maledizione della sua serata.
6,5 Sarri non vince la sua partita. Spalletti lo avrebbe voluto ministro dell’economia e lui risponde di conseguenza: Napoli voglioso e maestro del gioco come sempre. Ma niente gol, economia eccessiva. 7 Spalletti quando vede Napoli si illumina il meglio del suo senso tattico. Gli riuscì il gioco con la Roma, anche stavolta ha mosso la squadra come sullo scacchiere. E non ha subito scacco.
7 Vecino l’unico che non fa stonare la scritta Driver sul retro della maglia. Guida la squadra, soprattutto quando c’è da spaccare il centrocampo del Napoli. L’uomo di riferimento per chi si trova in difficoltà e per gli interisti che aspettano un colpo calcistico di intelligenza.
8 alla partita. Si è visto bel calcio. Due diversi modi di intenderlo, ma ugualmente spettacolari e divertenti. Anche senza gol. Come diceva Annibale Frossi: 0-0, partita perfetta.
(Il Giornale)
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