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Il Giornale – Thohir, a Milano il sistema Arsenal non funzionerà . I soci…

Eva A. Provenzano

Non è una questione di traduzioni. E’ più che altro una questione di dubbi e obiezioni. Questo quanto scrive questa mattina Il Giornale in un articolo che racconta l’operazione che porterà alla cessione dell’Inter....

Non è una questione di traduzioni. E' più che altro una questione di dubbi e obiezioni. Questo quanto scrive questa mattina Il Giornale in un articolo che racconta l'operazione che porterà alla cessione dell'Inter. "L'intrigo dei tempi lunghi si è snodato attraverso dubbi e obiezioni che Moratti e Thohir si sono proposti un con l'altro: tu comandi, ma io decido. No io comando e decido, tu ci metti l'esperienza. Io compro e non voglio spese folli. No, tu devi rinforzare la squadra. Io compro l'Inter. Certo, ma io difendo i tifosi e il bene dell'Inter e voglio una clausola che mi permetta di aver potere. Io compro, tu avrai una clausola di precedenza per riacquistare la società nel caso io volessi cederla. Un ping pong giocato davvero tra due sponde di mondo, di interessi e di epoca generazionale. Salvo nell'intendersi che il business e business. Eppoi riassunta nell'idea comune: abbiamo una figlia che si chiama Inter", scrive Riccardo Signori per il noto quotidiano.

Per il giornalista, il presidente Moratti potrebbe farsi rimpiangere presto perché sta gestendo tutto "per lasciare il miglior ricordo di se stesso" e se il tycoon non capirà che "il sistema Arsenal (tanti giovani e spendo poco) non potrà funzionare, perché a Milano hanno già visto di più, di meglio e di tutto".

E poi il patron nerazzurro ha sempre fatto tutto da solo con la sua famiglia. Thohir si porterà dietro altri soci e di quei soci il giornale spiega: "Roberto Regis Milano, vicepresidente di una squadra belga appartenente alla famiglia Bakrie strettamente legata a Thohir, vien ricordato nel cosiddetto gruppo dei genovesi che, nel 1997, trattò con Gian Marco Calleri l'acquisto del Torino. E oggi nei blog granata si racconta che quel gruppo, capeggiato dall'imprenditore Massimo Vidulich, risulta tra i primi tre peggiori padroni della storia del Torino. Sempre per la storia, in quegli anni Nirvan Bakrie tentò di entrare nel Cda della Sampdoria".